Braccianti morti a Foggia, comunicato del PCI pugliese

Noi non ci uniremo al rituale coro delle préfiche dai caritatevoli sentimenti solidaristici assistenziali, per questa ennesima barbarie genocida. Il PCI di Puglia da tempo denuncia inascoltato, le cause che originano ed alimentano il consolidarsi di un esercito di lavoratori disperatamente bisognosi, assoggettati ad un brutale sfruttamento schiavistico che nelle campagne, nei cantieri dell’edilizia, nei magazzini di primo confezionamento, nelle imprese della logistica, con cronometrica ripetitività produce vessazioni umilianti sui salari, ferimenti da sfinimento e morti, sia di lavoratori indigeni che di immigrati.

Una strage irrefrenabile di lavoratori quotidianamente si consuma tra di noi, nei nostri Comuni agricoli come nei quartieri delle nostre città, come nei retrobottega delle reti di distribuzione, sempre più frequentemente, accompagnata da eclatanti gesti di insulto, di derisione e di violenti atti di prostrazione fisica imposta.

Tutto questo deve trovare immediate e decise risposte con una mobilitazione sociale e politica che riscopra i caratteri di classe di questa condizione collettiva di sfruttamento capitalistico e vi si opponga costruendo l’unità di classe di TUTTI I LAVORATORI SFRUTTATI E UMILIATI, qualsivoglia sia la loro origine o provenienza.

Con questo fermo convincimento politico la Segreteria Regionale del Partito Comunista Italiano di Puglia sollecita tutte le sue strutture provinciali e comunali a promuovere la mobilitazione e la partecipazione dei compagni e dei lavoratori, a tutte le iniziative di lotta politica e sindacale e sociale che si dovranno promuovere.

Bari 6 agosto 2018

 

La Segreteria Regionale del PCI – Puglia

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