di Luca Cangemi, Segreteria nazionale PCI e Responsabile Scuola e Università
Abolire il numero chiuso per l’accesso alla facoltà di medicina è un atto giusto e necessario; annunciarne l’abolizione, poi rimangiarsela e infine derubricarla ad “obiettivo politico a medio termine” è un modo intollerabile di confrontarsi con i problemi dei giovani e del paese.
Che intende il premier Conte per medio termine? (cinque anni? dieci? La prossima generazione?) I giovani ed il paese hanno bisogno di risposte oggi. Sappiamo che l’abolizione del numero chiuso a Medicina, come in qualunque altro corso di studi, non è solo una battaglia necessaria per salvaguardare il diritto dei giovani a scegliere il proprio futuro ma è una necessità per rafforzare il patrimonio professionale dell’Italia.
Naturalmente ciò va accompagnato da scelte adeguate sulle risorse per la formazione di ogni livello (strutture, docenti, borse di studio.). Ma questo era già chiaro al momento degli annunci. Oppure no?