A FIANCO DEL PARTITO COMUNISTA DELLA POLONIA, CONTRO LA REPRESSIONE ANTICOMUNISTA!

di Francesco Della Croce, Responsabile Dipartimento Esteri PCI
e Fosco Giannini, Coordinatore Nazionale PCI Lavoro di Massa

Lunedi 2 marzo il PCI di fronte all’Ambasciata della Polonia a Roma e di fronte ai Consolati della Polonia in Italia

Di nuovo, in Polonia, il governo di estrema destra lancia la sua feroce minaccia contro il Partito Comunista della Polonia. Ormai da anni i governi reazionari di Varsavia puntano a mettere al bando, a dichiarare fuorilegge, il Partito Comunista della Polonia, perseguitando in tutti modi, nella loro vita quotidiana e nella loro militanza, le compagne e i compagni, i dirigenti, gli attivisti, gli intellettuali del Partito.

In questa fase, in questi giorni, in queste ore, si è riacutizzata in Polonia la caccia alle streghe contro il Partito Comunista: è proprio ora in corso un processo giudiziario contro la redazione del quotidiano comunista “Brzask” e l’udienza è prevista il prossimo 3 marzo. Contro il “Brzask” si è scatenata
una vera e propria crociata fascista volta a chiudere il giornale.
In relazione alle denunce contro il quotidiano comunista (accusato,
nell’essenza, di perseguire un progetto sociale e politico socialista) vi era già stata una pronuncia di assoluzione emessa dagli organi giudiziari, una pronuncia assolutoria che con tutta evidenza non ha soddisfatto le mire persecutorie delle destre al governo, che hanno rilanciato le accuse contro il “Brzask”, trascinandolo difronte ad un nuovo processo.
Le continue minacce contro il Partito Comunista della Polonia si inseriscono in un più vasto quadro generale anticomunista, antidemocratico e dai chiari segni neofascisti che ha portato alla persecuzione contro le forze comuniste della Repubblica Ceca (attraverso la terribile legge della “Lustrace” e i continui tentativi di mettere fuorilegge sia il PC della Boemia e Moravia, il KSCM, che la Gioventù Comunista), alla messa al bando del Partito Comunista della Lituania e alla brutale repressione contro il
Fronte Popolare Socialista lituano, alla persecuzione del Partito
Comunista della Lettonia, alla dura repressione contro i comunisti e le comuniste ungheresi e di altri Paesi, sino alla sanguinaria e continua violenza scagliata, da parte delle orde nazifasciste ucraine sostenute dagli Usa, dalla NATO e dall’Ue, contro il Partito Comunista dell’Ucraina. Un disegno anticomunista e reazionario generale, in un quadro di crescita delle forze di estrema destra all’interno dell’Ue, che è drammaticamente sfociato, il 19 settembre 2019, nell’abietta risoluzione del Parlamento dell’Unione europea con la quale si è equiparato il nazifascismo al comunismo.

Per tutta questa serie di ragioni e per stare a fianco dei compagni e delle compagne del Partito Comunista della Polonia, in queste ore per loro così difficili, il PCI lancia, per il prossimo LUNEDI 2 MARZO, una mobilitazione-denuncia di fronte all’Ambasciata della Polonia a Roma e difronte a tutti i
Consolati della Polonia in Italia.

Chiediamo, dunque, ai compagni e alle compagne del PCI di mobilitarsi al fine di esprimere concretamente la nostra solidarietà al PC della Polonia e rendere la nostra denuncia la più forte possibile (a fianco pubblichiamo il volantino da distribuire di fronte all’Ambasciata della Polonia e ai Consolati polacchi ed eventualmente da consegnare all’Ambasciatore polacco a Roma e ai Consoli).

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