Cronache dai presidi a sostegno dei Comunisti polacchi

ROMA

Lunedì 2 marzo, attraverso un presidio plurale di solidarietà al Partito Comunista di Polonia, promosso dal nostro Partito assieme alla Rete dei Comunisti e a Convergenza socialista e con l’adesione di Rifondazione Comunista, davanti all’Ambasciata polacca a Roma i comunisti hanno rappresentato la loro protesta contro la persecuzione in atto contro la stampa e i militanti comunisti polacchi, per mezzo di riforme e modifiche
al codice penale.

Durante il sit-in, una delegazione guidata dal responsabile Esteri del Pci, Francesco Valerio della Croce, ha consegnato ai funzionari dell’Ambasciata della Polonia una lettera contenente le ragioni della nostra protesta, della mobilitazione internazionale e la richiesta di intervento presso le
istituzioni polacche al fine di tutelare l’agibilità e le libertà democratiche. Come in passato, i comunisti del nostro Paese sono al fianco dei comunisti polacchi e proseguiranno la mobilitazione internazionaliste e contro l’anticomunismo, pienamente oramai legittimato nell’ambito dei Paesi UE.

Video del presidio

ANCONA

Questa mattina una delegazione di comunisti e antifascisti anconetani, guidata dallo storico Ruggero Giacomini, si è incontrata nella sede del locale Consolato polacco e ha consegnato alla  console onoraria Cristina Gorainskij un documento, sottoscritto dai membri della delegazione, in cui si esprime la solidarietà con le compagne e i compagni del Partito Comunista della Polonia, oggetto di un’inaudita e continua persecuzione anticomunista, ad opera di un governo di estrema destra, attraverso riforme e modifiche alla legge nazionale in senso antidemocratico.

Vi si denuncia  l’inaccettabile equiparazione del comunismo con nazismo e fascismo, quale vergognosa mistificazione reazionaria, oggi ampiamente sostenuta anche dalle istituzioni europee, dopo il vergognoso voto del Parlamento europeo di una risoluzione di questo segno avvenuto alcuni mesi fa. E si chiede con forza che cessi questa inaudita persecuzione, perché siano rispettate in Polonia le libertà democratiche.

Della delegazione ha fatto parte Riccardo Madrid, insignito di medaglia “pro Patria” dalle Autorità polacche, per essersi adoperato in spirito di amicizia per il recupero della memoria e dell’identità polacca nel mondo.

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