di Pina La Villa, PCI Catania
Nonostante dal 25 marzo tutte le aziende ritenute non essenziali dal governo avrebbero dovuto cessare l’attività produttiva con lo scopo di limitare il contagio da Coronavirus, molte aziende a Catania rimangono sorde alla necessità di sicurezza dei lavoratori.
È il caso della ST Microelectronics, la quale nonostante abbia già registrato vari casi di personale positivo al COVID-19 continua a non fermare la produzione, tentando di far passare i propri impianti come installazioni produttive a ciclo continuo.
Questo nonostante siano chiari gli accordi aziendali che regolano i gruppi a ciclo continuo e quelli produttivi che invece si fermano più volte durante l’anno. Come se non bastasse moltissimi lavoratori ritengono inadeguate le azioni intraprese e i dispositivi di sicurezza messi a loro disposizione per evitare il contagio, temendo per la propria salute e quella dei familiari.
È necessaria una immediata verifica istituzionale che garantisca le misure più stringenti a salvaguardia dei lavoratori, delle lavoratrici e della salute pubblica, oggi così minacciata.