di Giorgio Langella, Responsabile Dipartimento Lavoro PCI
e Dennis Vincent Klapwijk, Responsabile Dipartimento Lavoro FGCI
Oggi Amazon vedrà un grande sciopero dei suoi lavoratori. Il colosso che ha fatturato miliardi grazie a lockdown e zone rosse, l’azienda dove decine di migliaia di lavoratori vivono la più classica alienazione industriale, avrà un blocco.
Venerdì i Riders, coloro che hanno continuato a portare il cibo nelle case durante le chiusure per il Covid, perlopiù giovani studenti ed immigrati, sciopereranno.
Da anni ci dicono che Amazon da tanto lavoro a tanta gente e che i Riders sono felici del loro lavoro e dei loro guadagni. Sciocchezze.
Amazon fa soldi a palate con catene e turni massacranti dei lavoratori, lucrando grazie a meccanismi che si chiamano Plusvalore e Pluslavoro, con buona pace di chi crede non siano realtà tutt’oggi esistenti.
I Riders, dal canto loro, faticano come bestie per paghe bassissime e poche mance, dato che le mance stesse oramai vengono quasi descritte come un gesto da maleducati.
Nella barbarie però i lavoratori alzano la testa.
Questa settimana li vedrà protagonisti.
Noi comunisti, presenti all’interno delle assemblee, dei sindacati, dei luoghi di conflitto per i diritti dei lavoratori siamo pronti.
Oggi ci siamo e ci saremo anche venerdì.
Il Partito Comunista Italiano c’è. La Federazione Giovanile Comunista Italiana c’è.
Alla lotta. Solo chi osa lottare, osa anche vincere.