PCI – Dipartimento Lavoro
Il PCI parteciperà sabato 18 giugno alla manifestazione nazionale a Roma, in Piazza del Popolo promossa dalla CGIL per la pace, il lavoro, giustizia sociale e democrazia.
Per abolire la precarietà e il lavoro nero, per impedire le delocalizzazioni che significano esportare lavoro e importare disoccupazione è necessario vincolare le aree a uso produttivo o sociale e garantire il lavoro con l’esproprio e la nazionalizzazione delle attività dismesse, garantire un salario minimo orario netto di almeno 10 euro, la salute e la sicurezza di chi lavora.
Per un fisco equo che faccia pagare chi ha di più. Per diminuire le tasse a chi ha redditi bassi e aumentarle a chi ha redditi altissimi. Per una tassa strutturale sugli enormi patrimoni posseduti da un’esigua minoranza di cittadini.
La ricerca, la tecnologia, le scoperte scientifiche, il sapere, la sanità sono di tutti e devono servire a garantire una vita migliore a chi lavora, a chi è in pensione, a chi studia e non ad aumentare la ricchezza di pochi.
CHI LAVORA DEVE RICONQUISTARE IL PROPRIO FUTURO
È necessaria una legge sulla rappresentanza che assicuri alle lavoratrici e ai lavoratori la possibilità di essere protagonisti e decidere chi deve rappresentarli. Per garantire la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro sono necessari investimenti adeguati per la prevenzione e il controllo, cancellare il precariato, istituire il reato di omicidio sul lavoro.
Quello di draghi è un governo che toglie soldi al lavoro, alla sanità, all’istruzione, per aumentare le spese militari è un governo ostile ai lavoratori, alle donne, ai pensionati, ai giovani…