Di Mauro Alboresi, Segretario Nazionale PCI

Come PCI ci uniamo all’appello rivolto da più parti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, affinché intervenga relativamente ai contenuti del recente decreto legge in materia di elezioni, quantomeno al fine di una drastica riduzione delle firme necessarie per potersi presentare alle elezioni politiche fissate nella giornata del 25 Settembre.
Infatti, come sottolineato da tutti gli osservatori politici, gli obblighi derivanti dallo stesso sono proibitivi: per l’incidenza del periodo feriale, per il poco tempo a disposizione, per il numero complessivo di firme necessarie, per le modalità e le procedure che debbono accompagnare la raccolta e la certificazione delle stesse, etc.
Ciò, oggettivamente, si configura come una forte limitazione alla partecipazione di tante forze politiche, delle cittadine e dei cittadini che in esse si riconoscono, alla contesa elettorale, garantita invece alle forze già presenti in Parlamento, e conseguentemente come un vulnus alla democrazia, in una fase nella quale il distacco dei cittadini dalla politica è sempre più marcato, come sottolinea la crescita dell’astensionismo.
Come soggettività politica, al pari delle altre che già si sono espresse al riguardo, confidiamo quindi in un atto volto a dare maggiore reale consistenza al carattere democratico della Repubblica, a sottolineare la scadenza elettorale come una grande occasione di confronto tra posizioni, anche assai diverse tra loro, volte a rispondere alle diverse questioni che investono il Paese.
Roma, 17 Agosto 2022
Il Segretario Nazionale del PCI
Mauro Alboresi
Posso dire e’ stata un’impresa immane , sono andato casa per casa di miei conoscenti, tanti erano in vaganza, alcuni con covid, per raccogliere 31 firme posso dire e’ stata un’impresa titanica, in altri tempi , in periodi diversi e con piu’ tempo ne potevo prendere 200.
Il Presidente dovrebbe tenere conto di tale situazione per la partecipazione al voto di tutte le forze democratiche.
Questo decreto è incostituzionale e antidemocratico. In pratica lo scopo è solo quello di consentire la presenza in Parlamento solo a quei due o tre schieramenti che già ci sono ora. La sinistra “di classe” così è esclusa a priori.
La Toscana….HA AVUTO 5 GIORNI DI CALAMITÀ NATURALE….incendi ..frane..temporali…bombe d’acqua…come facevano a FIRMARE…questi Cittadini…