Il Partito Comunista Italiano (PCI) considera la vista di Nancy Pelosi a Taiwan una pericolosa provocazione in un momento caratterizzato da grande instabilità sul piano internazionale.
Taiwan non è uno stato autonomo e fa parte della Cina. La visita della terza carica degli Usa, in quel contesto, ha il chiaro messaggio della provocazione ed appare come un incitamento alle forze separatiste e secessioniste.
Sopratutto, aver reiterato l’azione con una nuova visita di una delegazione del congresso USA non fa che accrescere le preoccupazioni, al punto che il decano della politica estera statunitense come Kissinger ha lanciato l’allarme sul fatto che gli Stati Uniti si stiano pericolosamente lanciando in una guerra contro Cina e Russia.
Da qui nascono le legittime preoccupazioni da parte della Repubblica Popolare Cinese.
Ma queste visite sono un pessimo segnale per il mondo intero, perché in una fase caratterizzata da profonda crisi ed instabilità, aggiungere ulteriore tensione è gravemente lesivo degli interessi dei popoli di tutto il mondo.
La Repubblica Popolare Cinese ha da sempre sostenuto le ragioni di una riunificazione pacifica con Taiwan, nell’ambito della politica “una nazione, due sistemi”, attraverso la quale viene garantita a Taipei elevata autonomia.
Da quando Pechino è stata ammessa all’Onu ed è entrata a far parte del consiglio di sicurezza, tutta la comunità internazionale la riconosce come unico governo legittimo della Cina. Il gesto della speaker Pelosi pone il mondo di fronte ed un pericoloso precedente in base al quale gli Usa non riconoscono più un accordo bilaterale siglato con un paese e mettono in mora la legalità internazionale basata sulla centralità dell’Onu.
Il PCI nel condannare questa visita ed esprimere la propria vicinanza e solidarietà al governo cinese ed al Partito Comunista Cinese, sottolinea come il principio “una sola Cina” non debba essere messo in discussione, violando così la legalità internazionale, ed invita il Governo italiano a difendere questo principio in tutti i consessi internazionali.
Inoltre, il PCI invita le forze sociali e politiche italiane ad impegnarsi a difendere la sovranità e l’integrità territoriale della Cina, contro ogni tentativo di ingerenza esterna e da parte di forze estremiste e separatiste, che non farebbe altro che condurre il mondo verso l’abisso di una nuova guerra globale.
Partito Comunista Italiano