1 OTTOBRE 1949 – IL POPOLO CINESE SI È ALZATO IN PIEDI

NASCE COSI LA REPUBBLICA POPOLARE, L’ORIENTE È ROSSO.

Di Gianluca Giampà, Comitato Centrale PCI

Mao Tze Tung, il 1° ottobre del 1949 davanti alla Porta della Pace Celeste in piazza Tian’anmen alla presenza di tutti i deputati della Conferenza Politica Consultiva del Popolo Cinese, i lavoratori delle fabbriche, gli insegnanti e gli studenti delle scuole, il personale dei vari organi, i cittadini, i contadini dei sobborghi e la guarnigione della capitale, per un totale di 300 mila persone dichiara costituito il governo popolare centrale della Repubblica Popolare Cinese. «Il popolo cinese si è alzato in piedi… nessuno ci insulterà più», annunciava Mao che alla testa del Partito Comunista Cinese aveva portato a compimento la rivoluzione armata più lunga e forse più complessa della storia.

Un evento straordinario per il popolo cinese e il mondo intero, che avrebbe segnato l’inizio di una nuova lunga marcia che avrebbe portato la Cina settant’anni dopo a diventare una potenza capace di rivaleggiare e finanche superare gli Stati Uniti d’America.

La professoressa Enrica Colotti Pischel, la più importante sinologa italiana nel suo volume ’Storia della rivoluzione cinese’, scriveva: «Il significato di rottura che la rivoluzione cinese assumeva di fronte all’equilibrio creato nel mondo da cent’anni di dominazione imperialista e al tempo stesso – per necessaria correlazione – di fronte a tutto il corso della storia cinese caratterizzato dalla frattura tra una classe dirigente sfruttatrice e le masse oppresse era messo in luce chiaramente dallo scritto Sulla dittatura democratica del popolo con il quale Mao Tse-Tung, alla fine di giugno del 1949, delineava le caratteristiche storiche generali del regime nuovo che stava per nascere ufficialmente in Cina. Si trattava di un’opera di estremo rilievo nella quale era condensata, quasi di scorcio, l’esperienza di una generazione che aveva disperatamente cercato la via per “salvare la Cina”, aveva visto cadere le speranze di ‘riformare’ il vecchio sistema o di ‘cercare la verità dall’Occidente’ e che aveva avuto la certezza di aver intrapreso la strada della liberazione soltanto quando “le salve della rivoluzione d’ottobre portarono in Cina il marxismo leninismo”.

Il Partito Comunista Cinese ha costruito il paese facendolo diventare la seconda economia più grande del mondo e ha salvato dalla povertà oltre 800 milioni di persone. Attraverso passaggi storici fondamentali, come il Grande Balzo in Avanti, la Rivoluzione Culturale e il lancio del Socialismo con caratteristiche cinesi sostenuto da Deng Xiaoping , tra mille contraddizioni la Cina ha saputo costruire un apparato industriale mastodontico, le Forze Armate piu grandi del Mondo, Forze Aero-Spaziali, un alto grado di alfabetizzazione ed oggi si pone all’avanguardia nei settori della ricerca scientifica e delle energie rinnovabili. In ultimo dobbiamo ricordare la robustezza del sistema sanitario pubblico che ha saputo reagire con prontezza alle sfide del Covid 19.

I grandi traguardi raggiunti dal Paese, tra cui il grande balzo in avanti dell’economia, nella forza nazionale e nel livello di vita del popolo, sono stati realizzati in modo completamente pacifico,al contrario dei paesi occidentali, i liberali che amano definirsi democratici, i quali hanno raggiunto la prosperità attraverso guerra e colonialismo. Lo sviluppo dell’occidente, possiamo affermare senza tema di smentita, si è basata sulla sofferenza, il saccheggio e l’umiliazione di altri paesi. La Cina si pone oggi come l’alfiere del multipolarismo, del rispetto della sovranità e del principio dell’autodeterminazione. La Repubblica Popolare promuove la Pace e la persegue con un’azione diplomatica articolata, basato sul pricipio cardine del Soft Power. Nonostante le provocazioni delll’Imperialismo americano ( specie sulla questione di Taiwan ) il piu grande Stato Socialista della Storia ha i mezzi per contrastare l’arroganza e la prepotenza delle potenze anglosassoni.

Oggi la Cina guidata dal presidente Xi Jinping con il suo socialismo dalle caratteristiche cinesi indica una via alternativa da seguire: il marxismo-leninismo si edifica adattandolo alle caratteristiche storiche e culturali di un popolo. Il Socialismo è un modello di sviluppo sostenibile per i popoli e per il pianeta.

I 73 anni di ascesa pacifica rappresentano il maggior contributo della Cina allo sviluppo dell’umanità.

TANTI AUGURI ALLA REPUBBLICA POPOLARE CINESE.

One Comment

  1. Diego Bigi

    Oggi si parla molto (e quasi sempre in modo non appropriato ed anche falso o tacendo su vari fatti) di Ucraina e Russia.
    In prospettiva non dobbiamo dimenticare nemmeno l’ostilità esistente in ogni settore (politico ed economico, scientifico e militare) qui in Occidente verso la Cina, che potrebbe trasformarsi in un’altra guerra aperta. L’indipendenza di questo grande paese non è mai stata ben accettata da quello che viene spesso chiamato l’Occidente. Certa gente pensa con rimpianto ai tempi in cui eserciti stranieri e profittatori vari scorrazzavano in quel paese, alla ricerca di profitti economici di ogni tipo e disposti ad ogni crimine. Persino l’Italia, con fatica ed equilibrismo internazionale, era riuscita a ritagliarsi una piccola colonia in quel lontano paese: la concessione di Tientsin (Tianjin) nel periodo 1901-1943. La rivoluzione cinese è riuscita a modificare il procedere della Storia nel proprio paese e quei tempi sono da considerarsi terminati per sempre. E se altri non comprendono, il popolo cinese glielo farà comprendere. Noi comunisti in Occidente (assieme ad altri) dobbiamo operare affinché di questo “far comprendere” non ce ne sia bisogno e che questo non diventi per i cinesi una necessità. Sarebbe il disastro per tutti. PER TUTTI!
    Diego Bigi – Parma

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