Fermare Salvini e le sue scelte reazionarie per garantire la libertà di tutti

Il PCI sostiene le ragioni alla base dello sciopero di 24 ore del trasporto pubblico locale, indetto da USB e altre organizzazioni sindacali per il 15 dicembre 2023. Sostiene altresì la decisione di USB di difendere il diritto costituzionale dello sciopero e di disobbedire alla precettazione preannunciata dal ministro Salvini. Il PCI sarà presente, quindi, alla manifestazione che si svolgerà il 15 dicembre a Roma in piazza Indipendenza.

Di seguito il comunicato ufficiale

SALVINI SI DEVE DIMETTERE

Il ministro Salvini interverrà di nuovo contro il diritto di sciopero in occasione dell’agitazione indetta in tutto il trasporto locale nazionale per l’intera giornata del 15 dicembre. La precettazione che ha già annunciato è totalmente fuori dalla legge, la 146 del 1990, una delle più restrittive in Europa in materia di diritto di sciopero, ma evidentemente ancora non abbastanza limitativa per gli interessi padronali che Salvini ha deciso di proteggere. L’abuso di potere agito dall’attuale ministro delle Infrastrutture e dei trasporti è un atto gravissimo di attacco alle libertà democratiche. Stare a guardare non è più possibile.

Salvini dice di voler tutelare il diritto alla mobilità ma non interviene per combattere i ripetuti incidenti che si moltiplicano sulle linee ferroviarie e che continuano a produrre morti tra i lavoratori e i cittadini. La sua ipocrisia è uno schiaffo alla cittadinanza e dimostra il disprezzo che nutre verso le libertà democratiche. È l’uomo dei decreti sicurezza ma in realtà il suo obiettivo è colpire le libertà democratiche perché quando c’è da intervenire proprio in materia di sicurezza, per esempio sul lavoro, si gira dall’altra parte.

Come ministro delle infrastrutture è responsabile della completa dimenticanza della drammatica crisi abitativa che vive il nostro paese e invece di porsi il problema di affrontare la questione preferisce dedicarsi al disastroso progetto del Ponte di Messina. 

L’attacco al diritto di sciopero è solo uno dei tanti campi nei quali assistiamo da tempo ad una riduzione delle libertà e delle agibilità democratiche. L’ultimo decreto sicurezza del governo Meloni, le condanne inflitte ad attivisti sociali e sindacali, i divieti sempre più ampi a manifestare e, più in generale, i progetti di rivisitazione della Costituzione configurano un piano di torsione autoritaria del sistema. Un vero e proprio progetto politico e culturale dal sapore reazionario che sta investendo l’intera società.

Venerdì 15 dicembre manifestazione ore 17 piazza Indipendenza
UNIONE SINDACALE DI BASE – PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA – POTERE AL POPOLO – PARTITO COMUNISTA ITALIANO – MOVIMENTO PER IL DIRITTO ALL’ABITARE – OPPOSIZIONE STUDENTESCA D’ALTERNATIVA – CAMBIARE ROTTA – COORDINAMENTO DEI COLLETTIVI DELLA SAPIENZA

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