Il Ponte sullo Stretto: feticcio che sprecarisorse e aumenta il divario tra Nord e Sud

Partito Comunista Italiano – Segreteria Regionale Sicilia

È di questi giorni la polemica tra il Ministro dei trasporti Salvini e il Presidente della Regione Sicilia Schifani in merito alla quota di compartecipazione di Calabria e Sicilia alle somme stanziate in legge di bilancio, circa la previsione di maggiori risorse da prelevare dal “Fondo di sviluppo e coesione” per utilizzarli ai fini dell’avvio dei lavori del ponte sullo Stretto di Messina.
In sostanza, quei fondi inizialmente previsti per alleviare il divario strutturale tra le regioni del nord e quelle del sud, saranno dirottati sul progetto del ponte sullo Stretto di Messina nella misura di circa 1,3 miliardi di euro, sancendo così l’abbandono di qualsiasi ipotesi di sviluppo ecosostenibile e di reale ammodernamento delle infrastrutture esistenti, per ostinarsi invece in maniera irresponsabile, in una campagna ideologica a favore di un’opera inutile e dannosa, che non porterà alcun beneficio alle popolazioni meridionali finendo solo per ingrassare (come avvenuto sin qui) gli appetiti di lobby, gruppi di potere e malaffare.


Il Partito Comunista Italiano ritiene lo sperpero delle risorse del “Fondo di sviluppo e coesione” un vero e proprio crimine contro il futuro di Siciliani e Calabresi, perché dovrebbe ormai essere evidente a tutti che le priorità di Sicilia e Calabria sono ben altre!
Il ponte sullo Stretto è solo un feticcio! Bisogna investire in sanità, in istruzione e capitale umano, in tutela del territorio e prevenzione del dissesto idrogeologico e del rischio sismico, è indispensabile ed urgente investire subito sull’adeguamento infrastrutturale delle comunicazioni e dei trasporti in tutto il Mezzogiorno d’Italia. La realizzazione di un’opera dai costi incommensurabili, dal disastroso impatto ambientale, in una zona altamente sismica e dai contestatissimi vantaggi economici, è pura follia.


Il Partito Comunista Italiano è e sarà in prima linea con le forze sociali (altamente maggioritarie) che si oppongono alla costruzione del Ponte: ha già partecipato alle iniziative e alle manifestazioni che in questi anni hanno dato voce a quanti sostengono una ipotesi di sviluppo alternativo alle politiche miopi e fallimentari di una classe politica priva di scrupoli e, soprattutto, priva di una qualsiasi visione del futuro della Sicilia, del Mezzogiorno, dell’Italia.

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