Il prossimo giovedì 8 febbraio 2024, alle ore 9:30, nella Sala Gialla dell’ARS si terrà il dibattito sull’Autonomia Differenziata, riforma costituzionale, voluta dalla Lega, che qualora venisse approvata avrebbe ricadute pesanti sul meridione e la Sicilia in Particolare.
Per scongiurare una simile evenienza diverse associazioni, partiti, sindacati e Generazioni Future si sono uniti e hanno costituito la Rete NO A.D.
L’incontro, che si terrà nella sala Gialla dell’Assemblea Regionale del Palazzo dei Normanni (Palermo), ha come obiettivo quello di coinvolgere e mettere di fronte alle proprie responsabilità tutta la classe politica e dirigente di questa Regione e di richiamare all’impegno tutti i cittadini per difendere i propri diritti e la Costituzione, per impedire lo spezzettamento dell’Italia.
Sull’argomento si confronteranno docenti universitari, magistrati, esponenti politici, sindacalisti, rappresentanti della Rete NO A.D., di cui fa parte anche Generazioni Future, impegnata da sempre nella difesa e promozione dei beni comuni nonché della Costituzione Italiana nata dalla Resistenza.
L’obiettivo è di far conoscere ai Siciliani la gravità di questo progetto, che di fatto apre le porte al secessionismo da sempre perseguito dalla Lega, per stimolare la partecipazione e unirsi per fermare questo disegno velleitario della Lega.
Locandina “Autonomia Differenziata” – giovedì 8 febbraio 2024
Ad animare il dibattito sono stati chiamati in qualità di relatori:
- Carlo Amirante (Università Federico II)
- Alessandra Camaiani (Generazioni Future)
- Christian Ferrari (segretario nazionale CGIL)
- Domenico Gallo (Magistrato)
- Stefano Scaduto (Centro studi A. De Gasperi)
Interverranno:
- Nicola Bono (Rete delle associazioni)
- Marco Filiti (segretario regionale PCI)
- Antonello Longo (giornalista)
- Alfio Mannino (segretario generale CGIL Sicilia)
Il dibattito sarà introdotto dall’architetto Nella Toscano di “Generazioni future” e modererà il dibattito l’avvocato Giuseppe Mantia.
Cosimo Lo Re, direttore di scienze forensi presso l’università di Siena, concluderà il dibattito tra i presenti.