PCI: Mauro Alboresi sostiene l’appello alla petizione “NO ALLA LEGGE BAVAGLIO”

PCI, Mauro Alboresi - No alla legge bavaglio

Una voce soffocata è una democrazia in pericolo. Il Partito Comunista Italiano, guidato dal Segretario Nazionale Mauro Alboresi, si è schierato a favore della libertà di stampa e dell’accesso all’informazione, opponendosi fermamente all’insidiosa proposta legislativa conosciuta come la “Legge Bavaglio”. Questa proposta, se approvata, minaccia di mettere un bavaglio sulla libertà di stampa e sull’accesso dei cittadini all’informazione.

L’emendamento proposto dal deputato di “Azione”, Enrico Costa, è una minaccia diretta alla democrazia stessa. Esso imporrebbe il divieto di pubblicare le ordinanze di custodia cautelare e i relativi contenuti fino alla fine dell’udienza preliminare. Questo non solo limiterebbe il lavoro dei giornalisti, ma priverebbe anche i cittadini del loro diritto fondamentale di essere informati, lasciandoli nell’oscurità riguardo a questioni cruciali come la lotta alla corruzione e alla mafia.

La censura protegge i potenti e vuole i cittadini poco informati! PCI per la libertà di stampa e d’informazione.

Inoltre, la proposta limiterebbe l’utilizzo e renderebbe incomprensibili le intercettazioni, oscurando i nomi delle persone non indagate. Questo non solo indebolirebbe ulteriormente la trasparenza, ma solleva seri dubbi di compatibilità con la Carta dei diritti dell’Unione Europea e la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo.

L’Italia, già classificata al 41° posto nella classifica mondiale sulla libertà di stampa di Reporter senza Frontiere, rischia di scivolare ulteriormente verso il basso se questa legge venisse adottata. È imperativo resistere a questo tentativo di soffocare la libertà di espressione e il diritto dei cittadini all’informazione.

Chiediamo a tutti di unirsi a noi nel respingere questa proposta dannosa. Firma la petizione sul sito ufficiale di change.org e diffondi il messaggio sulla massima condivisione su tutti i social media. Ora più che mai, dobbiamo difendere la nostra democrazia e proteggere il diritto fondamentale di essere informati.

Firma ora: http://chng.it/Pf4Jdqcz4J

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