Valditara, criminalizzare le attività didattiche

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L’intento evidente è di criminalizzare le attività didattiche finalizzate al racconto dell’oppressione del popolo palestinese. Il ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, ha un ruolo politico diretto in questa faccenda.

Criminalizzare le attività didattiche: Il ruolo del ministro Valditara nel contesto del conflitto in Palestina

Dal 7 ottobre, l’inizio della fase più recente del conflitto in Palestina, diverse sono state le ingerenze del ministero sulla libertà d’insegnamento e d’espressione: le ispezioni effettuate in due licei a Milano, per esempio, dopo alcune dichiarazioni degli studenti, e la circolare dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio in previsione del 27 gennaio, Giornata della memoria, che invitava i dirigenti scolastici a controllare le opinioni degli studenti e degli insegnanti riguardo agli “scenari internazionali di crisi”, espressione che si riferisce al genocidio in Palestina il tutto arricchito dai recenti fatti di Roma, senza dimenticare le botte di Pisa di Napoli o altro. La domanda che mi pongo, siamo ancora un paese libero?

Siamo ancora liberi di esprimere la nostra opinione riguardante un massacro?

Si, perché trattasi di massacro contro civili, uomini, donne e soprattutto bambini indifesi.

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