PER MARX

Nella ricorrenza dell’anniversario della nascita di Karl Marx, 5 Maggio 1818, non troviamo parole più adatte e significative, per ricordarlo, di quelle utilizzate da Lenin, all’ inizio della sua opera “Stato e rivoluzione” (1917):

“Accade oggi, alla dottrina di Marx, quel che è spesso accaduto nella storia, alle dottrine dei pensatori rivoluzionari e dei capi delle classi oppresse, in lotta per la loro liberazione.

Le classi dominanti, hanno sempre ricompensato i grandi rivoluzionari, durante la loro vita, con implacabili persecuzioni; la loro dottrina è stata sempre accolta con il più selvaggio furore, con l’odio più accanito e con le più impudenti campagne di menzogne e di diffamazioni. Ma, dopo morti, si cerca di trasformarli in icone inoffensive, di canonizzarli, per così dire, di cingere di una certa aureola di gloria il loro nome, a “consolazione” e a mistificazione delle classi oppresse, mentre si svuota del contenuto la loro dottrina rivoluzionaria, se ne smussa la punta, la si svilisce. La borghesia e gli opportunisti in seno al movimento operaio, si accordano, oggi, per sottoporre il marxismo a un tale” trattamento”. Si dimentica, si respinge, si snatura il lato rivoluzionario della dottrina, la sua anima rivoluzionaria. Si mette in primo piano e si esalta ciò che è, o pare, accettabile alla borghesia”.

E, così è, ancor oggi. Scorrete le affermazioni e i commenti degli intellettuali borghesi, nella ricorrenza della nascita di Marx. Vi troverete mielose e ipocrite frasi di riconoscimento della grandezza dell’ ” intellettuale critico “, il cui pensiero gode di una certa “attualità “, accanto alla più dura condanna delle rivoluzioni e delle società socialiste, che si sono ispirate al suo pensiero.
Ma, non è questo il vero Marx, che va ricordato ed, anche, celebrato.

Egli è stato il fondatore della scienza politica rivoluzionaria del proletariato, che dal suo nome si chiamerà “marxismo”, e grazie al contributo di Lenin, successivamente, “leninismo”, che ha fondato sull’ analisi della storia umana, come storia della divisione in classi e della conseguente lotta di classe, la prospettiva, per il proletariato, di sconfiggere la borghesia e il sistema capitalistico fondato sullo sfruttamento dell’ uomo sull’ uomo, sostituendo ad entrambi, un nuovo sistema, socialista e comunista, fondato sull’ uguaglianza e la giustizia sociale, eliminando ogni forma di sfruttamento e di oppressione sociale di classe, di razza, di sesso e di genere.

Questo è stato ed è Marx, e a lui e al suo pensiero, dal XIX secolo in poi, si sono ispirati gli sfruttati e oppressi del mondo intero, per liberarsi dallo sfruttamento capitalistico e dare vita ad un autentico regime di libertà e vera democrazia.

Queste sono state, la Comune di Parigi del 1871 e le Rivoluzioni socialiste vittoriose del XX secolo, a partire dalla Rivoluzione socialista d’Ottobre in Russia, del 1917, guidata da Lenin.
Esse, hanno dato vita ai primi esempi di società di “liberi ed uguali”, in cui, sconfitta la borghesia e il suo sistema di sfruttamento, gli esseri umani hanno potuto sperimentare nuove forme di vita sociale fondate sulla giustizia e l’uguaglianza.

Marx è stato, anche, il fondatore del movimento comunista, a partire dal “Manifesto del Partito Comunista” del 1848, e con tutta la restante opera che ha caratterizzato l’intera sua vita.
Lo scioglimento dell’ URSS e dei Paesi socialisti europei e l’involuzione di altre esperienze, non costituiscono prova del fallimento del pensiero di Marx, Engel e Lenin, ma della volontà dei gruppi dirigenti di quei paesi di abbandonare, progressivamente fino all’ esito finale, l’essenza del marxismo-leninismo, attraverso un processo di revisione politica e ideologica che ha introdotto nella cultura del proletariato i valori della borghesia.
Noi, oggi, nell’anniversario della nascita del fondatore della dottrina politica del proletariato e del movimento comunista, ribadiamo il nostro impegno, come comunisti, a riprendere il cammino della lotta per l’ emancipazione sociale dell’ umanità da ogni forma di sfruttamento e oppressione sociale, partendo dalla riscoperta e rivalutazione del pensiero e dell’ opera di Karl Marx, che continuerà a essere il punto di riferimento, stabile e sicuro, per tutti gli sfruttati e oppressi dal capitalismo, nella loro lotta consapevole per le prossime rivoluzioni, contro il capitalismo e per il socialismo, contro cui nulla potranno il potere della classe borghese e dei suoi fedeli servitori.

Oggi come ieri, dunque, forti degli insegnamenti della storia, diciamo:
W IL MARXISMO-LENINISMO E LA RIVOLUZIONE SOCIALISTA E COMUNISTA!!!

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