Di Giorgio Langella – Responsabile nazionale Dipartimento Lavoro PCI
Queste sono solo le ultime notizie:
da www.ciociariaoggi.it (1 febbraio 2022)
Gravissimo incidente sul posto di lavoro, muore un uomo: momenti drammatici
Sora – Macchina dei soccorsi piombata in via Pietra Santa Maria, poco distante dal quartiere di San Rocco, a Sora.
da www.oggitreviso.it (1 febbraio 2022 – la morte è avvenuta il 31 gennaio)
Operaio muore in ospedale dopo incidente sul lavoro
VENEZIA – Un operaio, che lavorava per una ditta esterna alla Pilkington di Porto Marghera (Venezia), rimasto ferito in un incidente, è morto oggi in ospedale, dopo alcuni giorni di ricovero.
da primabergamo.it (1 febbraio 2022 – la morte è avvenuta il 31 gennaio)
“Precipita da un lucernario in Città Alta, muratore muore davanti al figlio e al fratello
Luigi Gritti, 57enne di Almenno San Salvatore, detto Gigi, stava lavorando sul tetto di un palazzo in via San Lorenzo”
da www.rainews.it (1 febbraio 2022)
Morti sul lavoro: due uomini perdono la vita in poche ore, uno a Mantova e uno a Venezia
A Fusina (Venezia) un operaio di 50 anni è morto dopo esser precipitato da un’impalcatura, mentre a Castiglione delle Stiviere (Mantova), un agricoltore di 56 anni ha perso la vita dopo esser stato travolto dal mezzo agricolo che stava conducendo
Nell’Osservatorio Nazionale morti sul lavoro curato da Carlo Soricelli si può leggere:
Morti sul lavoro nel 2022 al 31 gennaio. Ci sono stati 97 morti complessivi per infortuni sul lavoro, di questi 47 sui luoghi di lavoro, gli altri sulle strade e in itinere, che sono considerati a tutti gli effetti morti sul lavoro dalle Istituzioni.
…
Il mese (di gennaio) si conclude con 4 morti sui luoghi di lavoro, sono stati 97 in questo primo mese del 2022 e 47 sui luoghi di lavoro. Commovente la morte della giovane di vent’anni Elena Russo (nella foto) studentessa che per mantenersi portava le pizze, ed è morta così in un incidente.
A questi numeri bisogna aggiungere i 3 decessi odierni.
I dati sono questi, la carneficina è quella che si legge in queste notizie spesso dimenticate, confuse tra tante altre … nulla o quasi è dovuto alla fatalità e non è nemmeno l’ira di qualche divinità non terrena. Siano infortuni o malattie la principale causa è la precarietà in tutte le sue accezioni. I numeri ci sbattono in faccia una realtà fatta di insicurezza e pericolo per chi lavora, ma dietro ai numeri ci sono persone giovani, anziane, donne, uomini, di ogni etnia, di qualsiasi religione, che pensano in maniera diversa. Persone che hanno perso il futuro.
Non si può restare indifferenti come fanno troppi.Bisogna agire essendo coscienti che chi potrebbe farlo, visto che siede nei posti di governo e comando, è sostanzialmente assente.
Bisogna chiedere con forza che si faccia qualcosa, che si investa in tecnologia rivolta a evitare incidenti e malattie dove si lavora, che si promuova vera formazione, che ci siano sanzioni reali per chi non adempie alle regole, che si istituisca il reato di “omicidio sul lavoro”.Continuare ad essere spettatori di una strage, è di per sé complicità in questa continua, reiterata serie di delitti.