BIELORUSSIA. IL TRATTORE SOCIALISTA

17 Giugno 2023

“Riuscita, partecipata e di alto livello”. Questo il commento a caldo del nostro Segretario Alboresi in conclusione dell’iniziativa della Federazione PCI Roma che si è tenuta il 17 giugno a Zagarolo presso la Sezione PCI “Aldo Bernardini”.

L’evento, moderato dal Presidente del Direttivo PCI Monti Prenestini-Casilina Daniele Baccarini, ha visto l’avvicendarsi in qualità di relatori: Tatiana Mishchenko Segretaria Comitato Solidarietà Bielorussia-Roma e Militante PCI “Aldo Bernardini”, Davide Elli Dipartimento Esteri Fgci, Clara Statello Giornalista Antidiplomatico e Pressenza, Bruno Steri Direttore “REC” Segreteria Nazionale PCI.

Con l’introduzione del Commissario della Federazione PCI Roma Giacomo De Angelis, si è dato inizio alla conferenza, spiegando ai presenti gli spunti che hanno fornito i presupposti per la realizzazione di questo Evento e di come sarebbe stato approfondito l’argomento in oggetto.

Ciascuno dei relatori secondo le proprie esperienze e attitudini ha fornito il proprio contributo al dibattito.

“La Bielorussia e in particolare la città di Minsk mi si è presentata come una realtà di cui colpisce la cura per le aree urbane, l’orgoglio per il proprio passato sovietico, l’amore verso il Presidente Lukashenko e il proprio alleato Vladimir Putin. Il popolo bielorusso è libero dalla cultura dell’odio, tangibile il suo desiderio di Pace”. Queste le parole a tratti “romantici” della dirigente comunista Tatiana Mishchenko nel suo resoconto del Viaggio a Minsk dello scorso 9 maggio insieme alla delegazione del Comitato di Solidarietà della Bielorussia e al Segretario PCI Mauro Alboresi.

“Grazie alla valorizzazione e al potenziamento del complesso sanitario, industriale e sociale ereditato dall’Unione Sovietica, la Bielorussia ha evitato i grandi sconvolgimenti che hanno colpito tutti i paesi dello spazio post-sovietico. Mantenendo una forte presenza statale nell’economia e i tutti i campi della società, la Bielorussia vanta il tasso di povertà più basso d’Europa, un’industria pesante competitiva, manifattura ad alto valore tecnologico e un sistema sanitario di primo ordine che gli ha permesso di superare meglio e più velocemente rispetto all’Europa la pandemia da COVID 19” Con queste affermazioni a sostegno della testimonianza di Tatiana, il dirigente della Fgci ci ha fornito un quadro di analisi di questo “Trattore Socialista”, la Bielorussia appunto, ove la giustizia sociale, seppur tra molte contraddizioni trova compimento.

Successivamente è intervenuta la giornalista Clara Statello descrivendoci il ruolo della Bielorussia nel contesto geopolitico euroasiatico “Minsk ha subito pressioni e tentativi di rivoluzioni colorate per rovesciare il presidente legittimo Alexander Lukashenko, la Polonia che si prepara ad allestire il più grande esercito dell’Europa atlantista, dichiara spudoratamente di prepararsi al prossimo golpe che vi sarà in Bielorussia, facendo trasparire tutto il proprio espansionismo oltre le proprie frontiere orientali”, con questa dichiarazione ha stigmatizzato l’aggressività della NATO esaltata dagli atteggiamenti violenti e guerrafondai di Varsavia e dei paesi baltici verso Minsk e il suo alleato russo.

“Siamo sempre più soggetti ad una visione a senso unico su quella parte di mondo, assoggettati ad un mainstream imperante. Ma quella visione non è la prospettiva dei comunisti e non è in generale la prospettiva giusta, la Bielorussia è un paese ad alti livelli di sviluppo umano, i tassi di alfabetizzazione sono elevatissimi e insieme alla Russia, non vivono una condizione di isolamento, perché il “globo terraqueo” per l’80% continua a commerciare, a dialogare e soprattutto è contrario al regime di sanzioni imposto dai paesi NATO e loro alleati”. Lapidario l’intervento del Direttore di REC Bruno Steri.

Le conclusioni sono state affidate al Segretario Nazionale del Partito Comunista Italiano: “In tutto il periodo post sovietico la Bielorussia è riuscita a non assencodare la deriva liberista imperante” per questo continua il leader comunista “oggi grazie a degli standard di vita elevati, la classe dirigente di Minsk gode del favore della maggioranza del popolo”

Questo il giudizio del Segretario il quale partendo da un’analisi geopolitica dettagliata ha collocato nel giusto spazio e nella storia il paese guidato da Lukashenko e ribadisce: “la Bielorussia ha subito numerosi tentativi di destabilizzazione esterna per le proprie scelte di politica estera” i comunisti ha sottolineato Alboresi “ sono per la libertà dei popoli di fare le proprie scelte, siamo per un mondo multipolare”.

Inoltre, il Segretario del PCI ha ribadito la necessità della costituzione di un fronte paneuropeo antifascista e comunista per rispondere alla stretta democratica e al rigurgito fascista che in tutta Europa, Italia in primis, si sta riaffacciando. Alboresi ha condannato le scelte di una “sedicente sinistra facente capo al PD” la quale non osteggia l’invio di armi in Ucraina, ma anzi che si è detta disponibile all’utilizzo dei fondi del PNRR a tale scopo.

Conclude il Segretario, che i comunisti sono in campo per favorire qualsiasi iniziativa per la Pace, valore e fine “ a beneficio dell’umanità intera”.


Tutte le realtà della Federazione PCI della Capitale erano presenti con proprie delegazioni.

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