ORA E SEMPRE 26 LUGLIO. IL PCI ONORA CUBA

La delegazione presente era composta in ordine alfabetico da: Lucia Addario, Daniele Baccarini, Roberto Bocchino, Antonio Borzi, Nicola Casubolo, Cristina Cirillo, Sandro Scardigli.

L’intervento di Sandro Scardigli, Coordinatore America Latina del Dip. Esteri PCI

Dalla fine del secolo scorso è iniziata in America Latina una fase di presa di coscienza e di lotta sociale e politica, che ha portato alla vittoria elettorale coalizioni e partiti di sinistra e progressisti che, con gradi diversi di radicalità, si sono posti l’obiettivo di liberare i loro paesi e tutta l’America Centrale e Meridionale dal ruolo di “cortile di casa” dell’economia e della politica USA.

Alcuni di questi governi si sono dati un programma esplicitamente socialista, altri hanno puntato a una democratizzazione interna, allo sviluppo di un’economia autonoma e ad una redistribuzione del reddito che riduca ed elimini gradualmente la povertà.

Gli Stati Uniti non sono stati a guardare e questa ondata popolare, che nelle sue esperienze più avanzate, come in Venezuela, si è denominata “Socialismo del XXI Secolo”, ha subito e sta subendo tentativi di strangolamento economico-politico e di Colpo di Stato, a volte riusciti.

Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza l’esperienza e l’esempio della Cuba rivoluzionaria e socialista. Le generazioni di militanti che nei decenni hanno resistito ai regimi dittatoriali sostenuti dagli USA, ad arresti, torture e sparizioni forzate, hanno avuto da Cuba non solo un esempio ma un aiuto politico e concreto.

L’Avana ha inviato econtinua ad inviare i propri medici e paramedici nei luoghi più sperduti del Centro e Sud America (oltre che in ogni parte del Terzo Mondo e non solo). Quelle popolazioni sono state curate gratuitamente per la prima volta in vita loro. Prima in molti non avevano mai visto un dottore, tranne chi era riuscito a pagarselo.

Cuba ha fatto studiare gratuitamente migliaia di medici dei vari paesi del Terzo Mondo, a condizione che, appena laureati, questi si recassero nei luoghi della loro patria dove più c’era bisogno.

Tutto ciò rappresenta il miglior biglietto da visita per Cuba e la sua rivoluzione socialista. È difficile che la propaganda delle oligarchie e degli USA, che dipinge Cuba come una dittatura mostruosa, possa far presa su chi ha visto salvare la vita propria o dei propri figli dai competenti e umani medici cubani. Eppure continua e monta sempre più la spudorata campagna di menzogne non soltanto degli Stati Uniti e delle oligarchie latinoamericane, ma anche dell’Unione Europea e degli Stati che ne fanno parte.

Il 12 luglio scorso il Parlamento Europeo ha approvato la risoluzione 2023/2074, presentata dalle destre. In questa risoluzione il governo cubano viene accusato, fra le altre cose, di sparizioni forzate, torture dei detenuti, tratta di esseri umani, riduzione in schiavitù di lavoratori.

Verrebbe da ridere se non ci fosse da piangere. Paesi che hanno commerciato e sostenuto paesi i cui governi davvero torturavano gli oppositori e li facevano sparire nel nulla, accusano il governo cubano. Ma a Cuba nessuno scompare e nessuno viene ucciso per motivi politici. Queste cose vi succedevano prima del 1959, quando il dittatore Batista ridusse l’isola ad un gigantesco casinò, luogo di vacanza per boss mafiosi e uomini d’affari nordamericani.

Per la destra e i “popolari” europei ridurre i lavoratori in “schiavitù” significa, ad esempio, che i medici cubani che prestano servizio all’estero per solidarietà non guadagnano quanto i loro colleghi occidentali. È vero, perché la maggior parte degli introiti pagati dai governi per il loro servizio vengono utilizzati per finanziare la Sanità Pubblica di Cuba, cioè per la salute dei suoi cittadini.

Cuba, sottoposta da più di sessant’anni ad un asfissiante blocco economico e commerciale, imposto dagli USA ma attuato anche da molti paesi sudditi, riesce ad aiutare tutti i diseredati del mondo con il poco che ha. Figuriamoci cosa riuscirebbe a fare senza blocco.

L’Italia, che ha potenzialità economiche ben maggiori di quelle cubane, ha avuto bisogno dell’aiuto del governo rivoluzionario dell’Isola per combattere il Covid 19. Ben lo sanno le grate e riconoscenti popolazioni della Lombardia e del Piemonte. E ben lo sanno i cittadini della Calabria, il cui disastrato sistema sanitario pubblico sta vedendo il soccorso di 120 medici e paramedici cubani, che stanno salvando vite e curando persone gratuitamente, cosa che il servizio sanitario regionale, quasi da Terzo Mondo, non riesce a fare.

Eppure ci sono deputati europei del nostro paese che hanno votato una mozione del genere.

Il Partito Comunista Italiano è stato, è e sarà a fianco di Cuba e della sua Rivoluzione, nella piena condivisione degli ideali di Fidel Castro, Ernesto “Che” Guevara e dell’attuale direzione rivoluzionaria cubana.

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