ISRAELE COPRE I SUOI CRIMINI CON QUELLI DELLA NATO


L’ambasciatore israeliano in Vaticano Schutz ha reagito con arroganza a una moderata critica del
cardinale Segretario di stato Parolin per la carneficina in corso a Gaza, sostenendo tra l’altro che
Israele starebbe dentro il “diritto internazionale”, perché “per ogni militante di Hamas” avrebbe
ucciso solo “tre civili”, mentre “nelle operazioni Nato o delle forze occidentali in Siria, Iraq o
Afghanistan” la proporzione è stata di “9 o 10 civili per ogni terrorista”.


Così vengono eretti a norma “internazionale” i crimini delle guerre degli Usa e della Nato, con una
proporzione nelle rappresaglie molto simile a quella dei nazisti durante la seconda guerra mondiale.
Analoga giustificazione viene addotta per l’abuso della “detenzione amministrativa”, per cui migliaia di palestinesi in Cisgiordania, tra cui molti bambini, vengono arrestati dall’esercito e tenuti nelle carceri senza poter conoscere di che cosa li si accusa. L’ex direttore della Procura militare di Israele Hirsch, in una dichiarazione riportata dal “Sole 24Ore” (11-2-24, p.6), ha in proposito affermato: “Vediamo che gli americani utilizzano la detenzione amministrativa a Guantanamo, quindi sappiamo che questa misura è riconosciuta e accettata a livello internazionale. E poiché si tratta di una misura accettata a livello internazionale perché dovrebbe essere solo Israele a non poterla utilizzare?”


Dunque per Israele i riferimenti di diritto internazionale non sono le convenzioni e le risoluzioni adottate e riconosciute dall’Onu, ma sarebbero i comportamenti dell’Occidente imperialista nelle sue guerre coloniali.

A proposito dell’accusa di “antisemitismo” brandita ad ogni passo verso chi critica Israele, ricordiamo che quello palestinese è un popolo semita: per cui i più feroci antisemiti si dimostrano oggi i sostenitori della politica israeliana.

L’arroganza dei rappresentanti di tale politica è direttamente proporzionale all’appoggio Usa e in Italia allo spirito servile dei rappresentanti e dipendenti del governo, di cui si è avuta pietosa dimostrazione anche a San Remo, con la lettura di uno sprezzante comunicato di giustificazione del genocidio in corso a Gaza.

Solidarietà al popolo palestinese, no alla guerra, lottiamo per fermare il genocidio senza farci
intimidire!

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