Profitto privato obiettivo unico del capitalismo

Dipartimento Lavoro PCI

Ma è il lavoro pericoloso o viene reso tale dalla mancanza di investimenti, dalla precarietà, dai bassi salari, dalla competizione sfrenata tra lavoratori, dal profitto privato eletto a indiscusso (e indiscutibile) obiettivo unico, dalla cancellazione dei diritti, dal lavorare sempre sotto ricatto di perdere il posto … insomma, dal sistema capitalista che considera chi lavora null’altro che componenti di una macchina infernale che produce ricchezza per pochi e sfruttamento (e miseria) per tantissimi?

Incidente sul lavoro Genova oggi ad Ansaldo energia, operaio gravissimo e sciopero indetto dai lavoratori per solidarietà. (TAG24)

Dall’Osservatorio nazionale morti sul lavoro di Carlo Soricelli si apprende che, il 20 febbraio, i morti per infortunio nei luoghi di lavoro erano 89 da inizio anno. Con le notizie di ieri è facile capire che oggi hanno certamente superato i 90. Un numero che sembra essere addirittura peggiore rispetto a quello dell’anno scorso (i morti per infortunio nei luoghi di lavoro erano 58 a inizio febbraio e 102 a inizio marzo).

E’ una strage senza fine che, evidentemente, non scuote le coscienze di chi governa e ci chi occupa le poltrone parlamentari. Forse sono troppo interessati a dare priorità alle spese militari, ad aumentarle, a fare poco o nulla per concludere le guerre che ci sono in giro per il mondo, forse credono (e ci vogliono far credere) che la salute e la sicurezza sul lavoro sia un privilegio e non un diritto, che sia “normale” ammalarsi, infortunarsi, morire durante il lavoro. Forse ritengono che i costi per garantire un lavoro sicuro, in tutti i sensi, e giustamente retribuito a tutti i cittadini non abbia più senso in una società sempre più distratta e cattiva.

Non può essere così, noi ci ribelliamo alla concezione ideologica di un modello di sviluppo che ci divide in “superiori” e “inferiori”, in sfruttatori e sfruttati. Per questo è necessario partecipare alle lotte, promuovere iniziative che ci permettano di riprenderci il ruolo di protagonisti dello sviluppo del paese.

A partire, sabato 25 febbraio, con la manifestazione di Genova “abbassare le armi, alzare i salari” e, aggiungiamo, garantire lavoro, salute e sicurezza nel lavoro. E sostenendo lo sforzo del Comitato Permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro che ha come primo obiettivo l’inserimento del reato di Omicidio sul Lavoro nel Codice Penale.

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