Morti sul lavoro e spese militari – Ovvero ¡Viva la muerte!

Dipartimento Lavoro PCI

18 MARZO DALL’INIZIO DELL’ANNO SONO MORTI 227 LAVORATORI COMPLESSIVI, di questi 139 sui luoghi di lavoro, gli altri sulle strade e in itinere  

OGGI, primo giorno di primavera sul sito dell’Osservatorio si legge:

21 MARZO DALL’INIZIO DELL’ANNO SONO MORTI 244 LAVORATORI COMPLESSIVI, di questi 147 sui luoghi di lavoro, gli altri sulle strade e in itinere e in altri ambiti lavorativi

Sono 8 i lavoratori morti per infortunio nel luogo di lavoro in appena 3 giorni! Non esiste nessuna primavera a chi viene cancellata la salute, la sicurezza sul lavoro … E LA VITA. Ma si parla d’altro … in un continuo pettegolezzo che avvolge nell’oblio le cose importanti. E non c’è mai un responsabile.

Sempre oggi, primo giorno di primavera, su tempo.it si legge può leggere:
“Questo governo non ha mai fatto mistero di voler aumentare i propri stanziamenti in spese militari, come hanno fatto i governi precedenti, un po’ di soppiatto”, perché “la libertà ha un prezzo e se non sei in grado di difenderti qualcuno lo farà per te ma non lo farà gratuitamente“. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante le comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo.

Considero puerile la propaganda di chi racconta che l’Italia starebbe spendendo soldi per mandare armamenti in Ucraina sottraendoli alle necessità dei cittadini, questo è falso“, ha sottolineato, “l’Italia sta inviando armi già in suo possesso“.

Ma ci può spiegare almeno una cosa la presidente del consiglio? Non c’è un’incongruenza in quello che dice? Se si mandano armi già in possesso dell’Italia e questo non costa niente ai cittadini ci sono due possibilità: o sono armi che sono da eliminare, degli scarti, insomma che non vengono rimpiazzati oppure se si deve ricostituire l’arsenale, i costi per i cittadini ci sono, eccome. E l’aumento delle spese militari chi lo paga, se non i cittadini? Forse non tutti, ma quelli che pagano le tasse certamente si.

Si dirà: ma cosa c’entrano le spese militari con i morti sul lavoro? … le due questioni sono legate perché, mentre si spendono risorse importanti (miliardi ogni anno) per strumenti di morte e per fare la guerra, per la sicurezza e la salute di chi lavora si fa pochissimo (anzi, nulla). Quindi l’aumento delle spese militari e il contemporaneo “nulla” che viene dato dal governo per evitare le morti sul lavoro sono facce della stessa “lurida” medaglia sulla quale dovrebbe essere scritto “ABBASSO L’INTELLIGENZA  ¡VIVA LA MUERTE!” (grido dei falangisti spagnoli durante la guerra civile).

PS: ma chi vuole lo scontro nucleare?

“il dottor stranamore”

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