Il PCI incontra il Presidente della Repubblica Socialista del Vietnam

Giovedì 27 luglio 2023 una delegazione del PCI, guidata dal Segretario Nazionale Mauro Alboresi e costituita anche da Francesco Maringiò del CC e Responsabile Asia del Dipartimento Esteri e Renato Darsiè del PCI di Venezia e del Dipartimento Esteri, ha incontrato una delegazione della Repubblica Socialista del Vietnam, guidata dal Presidente della Repubblica, compagno Vo Van Thuong.

Il Presidente Thuong è in Italia per una visita di Stato nell’ambito del cinquantenario delle relazioni istituzionali tra l’Italia ed il Vietnam.

Oltre alle visite istituzionali, il Presidente Thuong ha voluto incontrare le forze politiche con le quali il PCV intrattiene in Italia relazioni bilaterali, tra queste il PCI.

Nel corso dell’incontro il Presidente Thuong ha ricordato quando, nel 2017, aveva incontrato ad Hanoi una delegazione del PCI nel suo ruolo di responsabile del dipartimento propaganda del PCV.

ed ha ribadito la volontà al rafforzamento degli scambi politici e delle relazioni tra i due paesi ed i due partiti. Il Vietnam si sta impegnando per diventare una nazione sviluppata con un reddito elevato, un’economia di mercato completamente orientata al socialismo e una società equa, democratica e civilizzata entro il 2050, seguendo il Piano generale nazionale per il periodo 2021-2030 con una visione al 2050.

Oltre ai temi di politica nazionale ed alle relazioni con l’Italia il Presidente Thuong ha riferito anche dell’interesse del PCV a sviluppare relazioni con i partiti politici, in particolare con i partiti comunsti ed operai, con i quali sviluppare un’analisi comune della strategia politica e e nel confronto teorico. A tal proposito il Presidente Thuong ha ricordato il contributo teorico al socialismo vietnamita del segretario generale del PCV, compagno Nguyen Phu Trong, con il suo ultimo libro.

Di seguito è proposto il discorso pronunciato dal Segretario Nazionale del PCI Mauro Alboresi.


Il Partito Comunista Italiano ringrazia sentitamente la Repubblica Socialista del Vietnam, il suo Presidente Vo Van Thuong, per l’incontro odierno.
Esso rappresenta un momento assai importante per i comunisti italiani, che hanno guardato e continuano a guardare con grande attenzione a tale Paese.
Un’attenzione che viene da lontano e che è andata consolidandosi nel tempo, di pari passo all’evolversi della sua storia, che lo ha visto proporsi come riferimento a livello mondiale nella lotta contro il colonialismo, l’imperialismo, per la libertà, l’indipendenza, l’auto determinazione dei popoli.
Una storia che ha posto all’attenzione generale la figura di Ho Chi Min, e che continuiamo a seguire con vivo interesse.

In ragione di ciò, come abbiamo sottolineato nel convegno tenutosi di recente a Milano, reso possibile grazie alla disponibilità dell’Ambasciatore della Repubblica Socialista del Vietnam in Italia, Duong Hai Hung, e nelle altre iniziative che ne sono seguite, lodevolmente da esso promosse, il PCI ha seguito con grande attenzione lo svolgimento del XIII°congresso del PCV, che ha portato alla rielezione di Nguyen Phu Trong a Segretario Generale.
Ciò nella consapevolezza della sua importanza per i destini di quel Paese, di quel popolo, ma anche per noi, per il movimento comunista internazionale.
Abbiamo valutato assai positivamente i risultati di tale assise. Da essa, infatti, è emersa la giusta valorizzazione dello sforzo profuso ai diversi livelli, nella consapevolezza della complessità e problematicità della fase, facendo i conti con le specificità proprie del Paese, in direzione del suo sviluppo, del progressivo miglioramento delle condizioni di vita della popolazione.
Il raggiungimento degli obbiettivi prefissati, sottolineato da numerosi organismi internazionali, evidenzia la validità delle scelte effettuate, degli interventi messi in atto, dello strumento della
pianificazione adottato, ed è sotto gli occhi di tutti.
Lo sviluppo del Vietnam delineato in tale occasione, avendo a riferimento il 2025/2030 ed il 2045,
rispettivamente 100 anni dalla fondazione del PCV e 100 anni dalla nascita della nazione, ne siamo
certi, si concretizzerà, confermando ancora una volta la capacità di governance della sua classe dirigente.

Siamo di fronte ad una esperienza originale, ed allo stesso tempo efficace, volta alla costruzione di
una moderna società socialista.
Ciò che esce confermato dal XIII° congresso del PCV è l’impegno a proseguire sulla strada intrapresa, che vede il Vietnam accrescere il proprio prestigio a livello internazionale.
Come tanti altri anche noi abbiamo valutato e valutiamo assai positivamente la sua politica estera.
Essa è infatti volta a promuovere rapporti improntati al rispetto del diritto internazionale, alla soluzione pacifica delle controversie, alla reciprocità, alla collaborazione, alla solidarietà tra i diversi paesi, tra i diversi popoli.
Ciò esprime la piena consapevolezza circa la necessità di una visione, di un approccio multilaterale, oggi ancor più necessario per affrontare le tante sfide alle quali l’intera umanità è chiamata.
Tanto ha insegnato al riguardo la stessa pandemia da Covid-19, che il Vietnam ha affrontato con grande determinazione, registrando risultati tra i migliori a livello mondiale.
I comunisti italiani, come sottolineato in apertura, hanno più volte fatto riferimento all’esperienza del Vietnam, ne hanno sostenuto e valorizzato le conquiste, ed a fronte di quanto accade in quel Paese continueranno a farlo, con convinzione.
Noi, oggi, siamo certi che il rapporto tra i nostri due partiti andrà consolidandosi sempre più e meglio, nell’interesse della causa comune, dei nostri due popoli, dei nostri due paesi.

Per i comunisti italiani il Vietnam resta un riferimento.

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